Continua a restare stabile il grano duro, che non toccato dalla guerra in corsoRoma, 11 marzo 2022 Le quotazioni di grano tenero e mais, che segnano rispettivamente +17% e +23% rispetto alla scorsa settimana, sfondano per la prima volta nella storia in Italia quota 400 euro a tonnellata.Lo comunica CAI Consorzi Agrari dItalia, in base alla rilevazione settimanale della Borsa Merci di Bologna, punto di riferimento in Italia per le contrattazioni fisiche dei prodotti agricoli.Il grano tenero sale in una settimana di 60 euro a tonnellata fermandosi tra 402 e 411 euro a tonnellata, con punte di 435 euro per il frumento pi proteico.Il mais, invece, tocca quota 405 euro a tonnellata con un rialzo di 75 euro rispetto allultima quotazione della scorsa settimana.Il grano duro resta fermo tra 510 e 515 euro a tonnellata, stabile ormai da qualche settimana, lorzo registra +25% toccando 384 euro a tonnellata di quotazione, mentre il sorgo (+23%) passa da 308 a 378 euro a tonnellata. Leggero rialzo per la soia (+4,5%) a quota 688 euro a tonnellata.Rispetto alle rilevazioni del 17 febbraio, ultima settimana prima dellinizio della guerra, il grano tenero ha subito una impennata del 31,4%, il mais del 41%, sorgo e orzo del 38%, la soia del 9,5%.LItalia importa il 64% del grano tenero per il pane e i biscotti, il 44% di grano duro necessario per la pasta, il 47% di mais e il 73% della soia, questi ultimi due prodotti sono fondamentali soprattutto per lalimentazione animale.CAI – Consorzi Agrari dItalia sottolinea che il costo dei prodotti agricoli incide sul 10% del prezzo del prodotto finale al consumatore, eventuali aumenti nel breve periodo di prodotti derivanti dal grano tenero, quali pane, farine e biscotti, sarebbero dovuti principalmente al caro energia e ai rincari di trasporti, imballaggi, carburante.A livello di scorte, come ribadito nei giorni scorsi, in base alle proiezioni del Dipartimento per lAgricoltura degli Stati Uniti, se lUnione Europea si dimostrer unita, senza dannosi slanci protezionistici dei singoli Paesi, non ci saranno problemi di approvvigionamento di prodotti agricoli per lItalia.